"L'uomo che sapeva troppo" è un romanzo scritto da Gilbert Keith Chesterton, pubblicato per la prima volta nel 1922. Il protagonista del romanzo è Gabriel Syme, un poeta e giornalista britannico che viene reclutato in un'organizzazione segreta chiamata "I Sette" per combattere il terrorismo anarchico.
Syme viene inviato in una missione per infiltrarsi nell'organizzazione e scoprire i piani degli anarchici. Durante la sua avventura, incontra il misterioso "Presidente" degli anarchici e scopre che molte delle persone che pensava essere i suoi alleati sono in realtà membri dell'organizzazione criminale.
Syme riesce a sventare i loro piani di attentati terroristici, ma si trova coinvolto in una serie di eventi surreali e filosofici che mettono in discussione la sua stessa identità e il significato della realtà. Alla fine, il protagonista diventa l'uomo che sa troppo per essere libero, poiché viene costretto a mantenere segreti per il bene della società.
Il romanzo affronta temi come il potere, l'identità, la lotta tra l'ordine e il caos e l'eterna lotta tra il bene e il male. "L'uomo che sapeva troppo" è considerato uno dei migliori romanzi di G.K. Chesterton e un classico del genere del giallo metafisico.
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